La Toscana nel suo splendore , tra arte e tradizione
Montepulciano è senza dubbio una delle città più incantevoli di tutta la Toscana, ricca di storia, arte e cultura – un vero gioiello incastonato nella campagna toscana.
Le ricchezze storiche e artistiche, oltre a straordinarie tradizioni culinarie locali e un vivace tessuto culturale e sociale fanno di Montepulciano il luogo ideale dove trovare una sintesi del patrimonio culturale di tutta la Toscana.
La città è circondata dalle antiche mura Medicee che continuano a proteggere simbolicamente la città – in effetti, è solo attraversando una delle sette vecchie porte che si può iniziare ad esplorare il centro storico.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, (Duomo)
La Cattedrale di Montepulciano fu costruita tra il 1586 e il 1680, e fu inizialmente progettata dall’architetto Ippolito Scalza di Orvieto, nel punto in cui un tempo sorgeva l’antico santuario locale di Santa Maria, di cui solo il vecchio travertino e il campanile in mattoni del 1400 sono ancora visibili oggi. Tuttavia, sia il campanile che la facciata rimangono ad oggi incompiuti, mentre i lati dell’edificio erano finemente coperti di mattoni e conci di travertino che formavano archi arrotondati.
All’interno, lo spazio, che segue il disegno della croce latina, è ampio e maestoso, diviso in tre navate da enormi pilastri di marmo sormontati da archi, nonché da volte a botte.
Oltre all’eleganza intrinseca dell’edificio stesso, l’interno sacro è decorato con un gran numero di opere d’arte, tra cui alcune delle opere più importanti dell’intero patrimonio culturale di Montepulciano. Le opere includono: il cenotafio Aragazzi, creato da Michelozzo nel 1400, frammenti del quale si possono ancora trovare in tutta la Cattedrale; così come un Trittico dell’Assunta di Taddeo di Bartolo del 1401, che sovrasta l’altare centrale, e il cosiddetto Altare dei Gigli, un’opera in terracotta colorata di vetro di Andrea Della Robbia.
La chiesa di San Biagio
La struttura tardorinascimentale fu costruita sul sito dell’antico santuario locale di Santa Maria, costruito in epoca paleocristiana, e successivamente dedicato nuovamente, nell’anno 1000, a San Biagio. All’inizio del XVI secolo, esistevano ancora solo alcuni pezzi del vecchio santuario, tra cui un muro con un affresco della Madonna con Bambino e San Francesco, attribuito a un pittore senese del 14 ° secolo e che, nel 1518, è stato accreditato di diversi episodi miracolosi.
I poliziani decise di erigere una nuova chiesa affidando l’incarico ad Antonio da Sangallo il Vecchio. Questi progettò un imponente edificio a pianta centrale e l’ambizioso progetto venne sostenuto da papa Leone X che era stato educato da Agnolo Poliziano, letterato e poeta nativo di Montepulciano. La costruzione del tempio si protrasse sino al 1580 ed i lavori vennero diretti, dopo la morte del progettista, da altri sovrintendenti.
L’edificio ha la pianta a croce greca con al centro una cupola sostenuta da un tamburo. Il lato opposto all’ingresso è concluso da un abside semicircolare. La facciata principale, il cui schema compositivo si ripete, con qualche variante ornamentale, sulle altre due laterali, è divisa in due registri da una marcata trabeazione dal fregio a triglifi e metope che percorre tutto il perimetro del tempio. Mentre nel registro inferiore è collocato il portale con inciso l’anno di fondazione del tempio, in quello superiore, con al centro una finestra, si articola una superficie movimentata da cinque specchiature rettangolari. Sul secondo registro inoltre, si imposta l’ampio frontone triangolare, elemento architettonico volto a sottolineare lo slancio verticale dell’edificio.
Il prospetto è affiancato sul lato sinistro dalla svettante torre campanaria a più registri, densi di elementi plastico-decorativi, terminante in una cuspide piramidale. Il progetto prevedeva l’erezione di due simmetrici campanili, dei quali solo uno, tuttavia, fu portato a termine.
Piazza Grande
La luminosa Piazza Grande, di ampio respiro rinascimentale, costituisce il centro monumentale della cittadina, nonché il fulcro della vita civile e religiosa, in quanto sede dei palazzi di rappresentanza e di maestose residenze nobiliari.
Oltre al Duomo ed al Palazzo Comunale, infatti, che per la mole in pietra, la merlatura e la torre al centro dell’edificio ricorda il celebre Palazzo fiorentino della Signoria, sorgono intorno alla Piazza il Palazzo Del Monte-Contucci, opera cinquecentesca di Antonio da Sangallo il Vecchio, il Palazzo de’ Nobili-Tarugi, con l’ampio loggiato e le peculiari soluzioni decorative che si esplicano sulla facciata, ed il Palazzo del Capitano del Popolo, di fronte al quale si colloca il caratteristico Pozzo de’ Grifi e de’ Leoni che trae il nome dalle statue di animali poste sulla trabeazione: i leoni, che sorreggono lo stemma mediceo alludendo a Firenze, ed i grifi, simbolo della stessa città di Montepulciano.