Pienza e la Val d’orcia sono patrimonio UNESCO
Pienza fu creata da Papa Pio II che desiderava restaurare l’antico luogo nativo e incaricò Bernardo di Matteo Gambardelli (noto come Rossellino), di ricostruire l’intero villaggio.
La città di Pienza è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1996 e, fino ad oggi, rappresenta un modello di città rinascimentale ideale, sia nel modo in cui dimostra l’applicazione di concetti umanistici di pianificazione urbana, sia il modo in cui la prospettiva veniva usata nelle piazze, negli spazi aperti e nei vari palazzi.
Tra le varie opere pubbliche che si possono ammirare, c’è la Cattedrale dedicata all’Assunzione della Vergine Maria, nota come il ‘Duomo’ di Pienza , rappresenta un raro e delicato equilibrio di forme gotiche e maniere del periodo rinascimentale. All’interno ci sono molte opere della scuola di pittura senese e un magnifico altare attribuito a Rossellino.
Accanto troviamo Palazzo Piccolomini per la quale costruzione Rossellino fu ispirato da Palazzo Rucellai a Firenze – e che un tempo serviva da residenza papale. Oggi è un museo in cui sono state conservate molte reliquie della famiglia Piccolomini.
Sulla piazza centrale si incontra Palazzo Vescovile , la cui costruzione fu finanziata dal cardinale Rodrigo Borgia, che in seguito divenne papa Alessandro VI, e qui stabilì la sua residenza. All’interno si incontrano le sale del Museo Diocesano dove si trova una preziosa collezione di opere medievali e moderne provenienti dalla vicina Cattedrale e dall’antico territorio della diocesi di Pienza.

Monticchiello
Monticchiello è un piccolo villaggio all’interno del comune di Pienza.Il villaggio (con solo 200 abitanti) è di origine romana, se visto dalla campagna si notano la torre e le mura della città che in passato servivano a proteggere il villaggio. Qui ci si sente come se il tempo si fosse fermato, in un piccolo gioiello architettonico che ha stupito i turisti di tutto il mondo.
A luglio e agosto l’evento principale sono le rappresentazioni teatrali messe in scena dal Teatro Povero (il 2016 ha segnato la 50a edizione) in cui tutti i residenti della città fungono sia da autori che da attori . Le scene presentano racconti tratti dalla vita tipica di una famiglia in fattoria, presentati nel dialetto toscano locale al consenso dei turisti da tutta Italia e dal mondo.

Nel cuore della Val d’Orcia
San Quirico d’Orcia è, in questa zona così famosa per i suoi paesaggi mozzafiato, uno di quei luoghi che devono assolutamente essere visitati.
La Chiesa della Collegiata, Palazzo Chigi (17 ° secolo), Palazzo Pretorio e il vecchio Spedale di Santa Maria della Scala (12 ° secolo) sono solo alcuni dei siti storici che si possono ammirare e visitare, tutti inseriti in un contesto di tranquilla armonia naturale.
Gli Horti Leonini – giardini italiani rinnovati intorno al 1540 da Diomede Leoni – contengono mostre di scultura contemporanea.
I cipressi di San Quirico, nel tempo, sono diventati una vera icona della zona. Si trovano su una collina che domina un tratto della Via Cassia che attraversa la parte settentrionale del territorio, nella zona conosciuta localmente come “I Triboli”.
I cipressi sono emblematici del paesaggio naturalistico, non solo nella zona, ma in tutta la Toscana.

Bagno Vignoni
Bagno Vignoni ha mantenuto intatta la sua atmosfera di piccolo borgo tranquillo, quasi fuori dal tempo, nonostante il turismo l’abbia scelta come meta imprescindibile. Questo piccolo villaggio è famoso per la piazza centrale con il suo bagno termale medievale, che, riempito con acqua proveniente da sorgenti termali naturali, crea un’atmosfera incredibile per tutti coloro che vengono a visitare.
Inoltre, assicuratevi di visitare il Parco dei Mulini proprio dietro il paese, che può essere facilmente individuato seguendo la serie di canali che scorre fino alle piscine sottostanti. Ma non aspettarti di trovare ristoranti turistici qui, ci sono solo piccole trattorie che servono cucina tipica locale e vini della regione, tra cui il Nobile di Montepulciano e il Rosso Orcia DOC. Vi consigliamo anche di prendervi il tempo per assaggiare il tipico Pecorino della vicina Pienza, ovviamente accompagnato con un po’ di miele locale!